Ep. 5: Immagini speculari di oggetti: uguali o diversi? Testatelo sulle mani!

Avete mai notato che la mano sinistra è un'immagine speculare della mano destra? E che, allo stesso tempo, non possono essere sovrapposte l'una all'altra perché i pollici saranno sempre puntati in direzioni opposte? Le nostre mani sono strettamente legate tra loro, ma non sono uguali. Questo è dovuto alla chiralità, cioè alla non identità di un oggetto con la sua immagine speculare. Osserviamo la stessa caratteristica anche nel micromondo - la maggior parte dei composti essenziali negli organismi viventi sono chirali.
Progetto è stato svolto da Dott. Marcin Górecki presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa nel Gruppo CD@Pisa del Prof. Lorenzo Di Bari e del Prof. Gennaro Pescitelli.
Vi invitiamo a guardare il video https://www.youtube.com/watch?v=pNVyKyvDd3I&t=1s
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Ep. 4: Perché proteggere la diversità linguistica?

La professoressa Nicole Dołowy-Rybińska dell'Istituto di Studi Slavi dell'Accademia Polacca delle Scienze (PAN) e la dottoressa Claudia Soria dell'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR studiano la consapevolezza della diversità linguistica in Polonia e in Italia. In un altro progetto congiunto, stanno analizzando la protezione legale delle diverse varietà linguistiche e le conseguenze della loro mancanza di riconoscimento e protezione. In precedenza, le ricercatrici hanno esaminato le questioni relative alla protezione del patrimonio linguistico, basandosi sull'esempio di due lingue contestate: il casciubo e il piemontese.
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Ep. 2: Come la collaborazione tra i chimici di Breslavia e i fisici di Trento permette di progettare materiali flessibili che migliorano la sicurezza e la qualità della vita

Produrre strutture fotoniche su substrati flessibili sembra complicato? Probabilmente sì, ma non così complicato da non poter essere spiegato a... bambini dell'asilo. I chimici di Wrocław dell'Istituto di Ricerca sulle Basse Temperature e le Strutture dell'Accademia Polacca delle Scienze insieme ai fisici dell'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie CNR non solo cercano materiali flessibili che possono essere utilizzati per costruire vari sistemi di sensori che permetteranno di monitorare i rischi biologici, la sicurezza alimentare, l'inquinamento ambientale o i difetti strutturali nell'architettura. Presentano le loro ricerche anche ai più giovani - durante conferenze aperte e lezioni nelle scuole e persino negli asili.
Spiegano e ispirano!
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