Ep. 23: Successo professionale in italiano
n che misura la liberazione del mercato del lavoro dopo l'adesione della Polonia all'Unione Europea ha confermato il mito che l'Italia sia un eccellente paese di migrazione per i polacchi qualificati? La situazione delle donne polacche che prima lavoravano nella Penisola Appenninica è migliorata grazie alla libera circolazione dei lavoratori? La soddisfazione/insoddisfazione per la permanenza nel mercato del lavoro italiano ha influenzato la soddisfazione per la vita nel Bel Paese?
La dottoressa Kamila Kowalska della Facoltà di Scienze Politiche e Studi Internazionali dell'Università di Varsavia, avvocato ed esperta del mercato del lavoro, risponde a questa domanda nella sua ricerca.
"I risultati della mia ricerca - afferma la dott.ssa Kowalska - contribuiscono, in un certo senso, a far crollare il mito dell'Italia, associato nella coscienza polacca fin dagli anni '80 a un Paese in cui vale la pena di recarsi per trovare un lavoro e guadagnare alti salari. La crisi di lungo periodo in cui il Paese è caduto alla fine del 2007, così come i modelli migratori esistenti sul mercato del lavoro locale (segmentazione, economia sommersa, clientelismo) hanno dimostrato che, in una situazione di graduale crescita economica in Polonia e di ampie opportunità di lavoro in altri Paesi dell'UE, l'Italia ha perso il suo potere di attrarre lavoratori-migranti dalla Polonia".
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