Ep. 18: Il viaggiatore reale, ovvero i viaggi in Italia del nipote di Stanisław August Poniatowski

Già mezzo secolo fa, la dottoressa Elżbieta Budzińska è riuscita a identificare il diario del nipote e favorito del re, Stanisław Poniatowski, del suo secondo viaggio in Italia, eppure nasconde ancora molti segreti. Grazie alle ricerche della dottoressa Marzena Królikowska-Dziubecka del Polish Institute of World Art Studies, ora sappiamo sempre di più sul viaggiatore stesso, sulle sue opinioni politiche, sociali ed economiche, ma anche sui suoi compagni. Il diario politico e di viaggio di un autore sconosciuto è attualmente conservato all'Archivio Centrale dei Documenti Storici di Varsavia. Si tratta di un manoscritto scritto in francese, da diverse persone, contenente note personali con correzioni fatte dal principe stesso. I compagni di viaggio del principe erano Wiktor Gołuchowski, il maggiore Jan Henryk Müntz (probabilmente come disegnatore), e il segretario e medico inglese Lust. Dopo la partenza di Müntz, il principe fu accompagnato in Sicilia da un artista italiano il cui carattere non è stato ancora decifrato. Le brevi annotazioni sotto le date giornaliere mostrano la versatilità del viaggiatore e il suo straordinario dono per commentare i luoghi che ha visitato, in vero stile reporter. Il diario è un documento estremamente dettagliato, pieno di varie descrizioni e riferimenti a moltissimi luoghi e personaggi, arricchendo la nostra conoscenza della famiglia reale e dell'epoca in cui vissero i viaggiatori.

Ep. 17: Contatti artistici polacco-italiani 1871-1939

L’Accademia Polacca delle Scienze a Roma assieme all'Istituto Polacco di Studi d'Arte del Mondo e all'Istituto Polacco di Roma ha organizzato una conferenza internazionale intitolata "Contatti artistici polacco-italiani 1871-1939", che ha avuto luogo il 20-22.10.2021 presso l'Istituto Polacco. Uno dei relatori, nonché segretario della conferenza, era la dottoressa Agata Knapik - dipendente dell’Accademia Polacca di Roma, che ha presentato le sue ricerche sull'arte polacca all’interno della rivista l'Eroica. Il periodico italiano l'Eroica fu pubblicato tra il 1911 e il 1944 dallo scrittore italiano Ettore Cozzani, e la sua unicità stava non solo nella grafica - l'uso esclusivo di xilografie di artisti mondiali - ma anche nel suo interesse per le correnti artistiche straniere. Questo è dimostrato da due volumi eccezionali: il primo, del 1916 (numeri 43-47), è interamente dedicato alla Polonia e la Sua arte, letteratura, musica, storia e cultura, ed il secondo, del 1924 (numero 84), presenta magnifiche xilografie di Władysław Skoczylas ed uno studio sui suoi lavori, ad opera di Aleksander Kołtoński. Il frutto della conferenza è una pubblicazione completa con lo stesso titolo, curata da Jerzy Malinowski, Agata Knapik e Anna Jagiełło.

Ep. 16: La conoscenza della lingua russa accelera significativamente l'attivazione della lingua polacca tra gli stranieri

Lo scopo del progetto condotto dal dr. Jacopo Saturno in collaborazione con il prof. Przemysław Gębal è quello di documentare empiricamente il processo di acquisizione del polacco come lingua straniera da parte dei parlanti di lingua russa. Questo identifica due gruppi importanti, cioè l'immigrazione slava contemporanea in Polonia (Ucraini, Bielorussi, Russi) e gli studenti stranieri di russo come lingua straniera (a differenza del polacco, il russo è offerto come lingua straniera dalla maggior parte delle università europee). Naturalmente, questi due gruppi differiscono l'uno dall'altro in vari aspetti, ma hanno anche molto in comune. Prima di tutto, è la conoscenza del russo, che è relativamente vicino al polacco in termini di sistema grammaticale e lessicale. La somiglianza facilita il riconoscimento delle parole e delle strutture grammaticali della lingua polacca, ma può anche portare ai cosiddetti errori di "interferenza" o (soprattutto nel caso degli slavi orientali) all'impressione che la lingua polacca non abbia bisogno di essere imparata seriamente, perché "può essere capita senza difficoltà". I primi risultati, in attesa di pubblicazione, mostrano che la conoscenza del russo accelera e facilita significativamente il processo di acquisizione della lingua polacca. Attualmente si sta sviluppando un concetto didattico-metodico innovativo per promuovere il polacco come lingua straniera tra gli studenti non slavi con conoscenza del russo, in linea con i presupposti della politica linguistica europea a sostegno del multilinguismo.